Bando Ismea: un sostegno al ricambio generazionale e all’autoimprenditorialità

Da fine aprile è disponibile il nuovo portale Ismea dedicato alla formulazione della misura propedeutica a favorire il ricambio generazionale (subentro) e lo sviluppo (ampliamento) delle imprese agricole a prevalente o totale partecipazione giovanile. Il portale consente di presentare le domande di ammissione alla misura “Imprenditoria Giovanile – Più Impresa”. In base alla legge di conversione del decreto Semplificazioni (art. 43-quater, L. 120/2020, recante “Misure per favorire l’ingresso in agricoltura di giovani imprenditori”), al fine di contrastare la perdita di liquidità delle imprese dovuta alla diffusione del COVID-19, le agevolazioni ai giovani agricoltori vengono estese all’intero territorio nazionale. Nelle more della pubblicazione del decreto attuativo di cui all’art. 43-quarter del cd. “Decreto semplificazioni”, attraverso il portale Ismea dedicato, è già possibile istruire le domande, utilizzando per l’intero territorio nazionale le disposizioni relative al D.M. 28 febbraio 2018 (“Resto al Sud”). Due sono le novità principali:

  • La misura è estesa ai giovani di età compresa tra i 18 e i 41 anni non compiuti, per progetti che coinvolgono micro, piccole e medie imprese agricole organizzate sotto forma di ditta individuale o di società;
  • È ridotta la percentuale di garanzia richiesta, dal 120 per cento al 100 per cento del mutuo agevolato concesso.

Dettagli tecnici della misura “Imprenditoria giovanile – Più impresa”

Il subentro consiste nella cessione di un’intera azienda agricola da parte di un’impresa cedente nei confronti di un’impresa a totale o prevalente partecipazione giovanile (beneficiaria).

Per ampliamento si intende un intervento di miglioramento, ammodernamento o consolidamento della realtà aziendale esistente.

L’investimento complessivo del progetto, quale somma di quelli da effettuare nei settori della produzione agricola, della trasformazione e commercializzazione di prodotti agricoli e diversificazione del reddito agricolo, non può superare 1.500.000 €, IVA esclusa.

Sono ammissibili alle agevolazioni le seguenti spese:

  • studio di fattibilità, comprensivo dell’analisi di mercato;
  • opere agronomiche e di miglioramento fondiario;
  • opere edilizie per la costruzione o il miglioramento fondiario;
  • opere edilizie per la costruzione o il miglioramento di beni immobili;
  • oneri per il rilascio della concessione edilizia;
  • allacciamenti, impianti, macchinari e attrezzature;
  • servizi di progettazione;
  • beni pluriennali;
  • acquisto terreni.

L’obiettivo dell’agevolazione è quello di incentivare il ricambio generazionale e gli investimenti per il miglioramento delle realtà aziendali.

Il finanziamento è rivolto a progetti di sviluppo o consolidamento nei settori della produzione agricola, della trasformazione e commercializzazione di prodotti agricoli e della diversificazione del reddito agricolo. Quali a titolo di esempio:

  • miglioramenti del rendimento e della sostenibilità globale dell’azienda agricola;
  • miglioramento dell’ambiente naturale, delle condizioni di igiene o del benessere degli animali;
  • realizzazione e miglioramento delle infrastrutture connesse allo sviluppo, all’adeguamento ed alla modernizzazione dell’agricoltura.

Le agevolazioni concesse dalla misura “Imprenditoria giovanile – Più impresa”

Le agevolazioni sull’intero territorio nazionale prevedono:

  • mutuo agevolato, a tasso zero, per un importo non superiore al 60 per cento delle spese ammissibili, di durata minima di 5 anni e massima di 15 anni. Il mutuo agevolato è rimborsabile in rate semestrali costanti e posticipate, con scadenza al 30 giugno ed al 31 dicembre di ogni anno;
  • contributo a fondo perduto, per un importo non superiore al 35 per cento delle spese ammissibili.

L’impresa beneficiaria deve fornire garanzie sui beni immobili il cui valore di mercato sia pari al 100% del mutuo agevolato connesso, acquisibili nell’ambito degli investimenti da realizzare, per una durata almeno pari a quella del mutuo agevolato concesso dall’Ismea. Sono ammissibili:

  • garanzie ipotecarie di primo grado su beni oggetto di agevolazioni oppure su altri beni della beneficiaria;
  • fideiussione bancaria a prima richiesta, in alternativa o in aggiunta all’ipoteca;
  • polizze assicurative (obbligo per l’impresa beneficiaria) sui beni oggetto di agevolazioni e concessi in garanzia, secondo le modalità e i termini stabiliti nel contratto di concessione delle agevolazioni.

Le agevolazioni sono concesse nel rispetto di quanto previsto in materia di aiuti di Stato per il settore agricolo e per quello della trasformazione e commercializzazione dei prodotti agricoli. L’ESL (Equivalente Sovvenzione Lorda) rappresenta il valore attualizzato dell’aiuto espresso come percentuale delle spese ammissibili.

I massimali in termini di ESL sono fissati dalla normativa dell’Unione Europea. In particolare:

  • 50 per cento nelle regioni meno sviluppate ai sensi dell’art. 2, punto (37), del Regolamento (UE) n. 702/2014;
  • 40 per cento nelle restanti zone;
  • per i progetti nel settore della produzione agricola primaria, i massimali, in termini di ESL, possono essere maggiorati di 20 punti percentuali ai sensi dell’art. 14, paragrafo 13, lettera a) del Regolamento (UE) n. 702/2014;
  • le agevolazioni nel settore della produzione agricola primaria non possono superare, in termini di ESL, l’importo di 500 mila euro per impresa e per progetto di investimento; per le attività di agriturismo e le altre attività di diversificazione del reddito agricolo saranno concesse agevolazioni in regime de minimis nel limite massimo di 200.000,00 €.

In conclusione, come già espresso, tale misura è nata per favorire il ricambio generazionale ed accrescere la competitività delle imprese condotte da giovani, favorendo così l’innovazione. Risultando così essere un importante intervento in linea con gli obiettivi strategici del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) che offrirà al settore agroalimentare ulteriori possibilità di ammodernamento e di sviluppo sostenibile. 

(riproduzione riservata)

Michele Conti

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