Cos’è un accertamento fiscale?

Il termine accertamento fiscale fa riferimento all’attività amministrativa attraverso la quale l’Agenzia delle Entrate verifica se c’è stata un’irregolarità tributaria cui segue un provvedimento notificato al contribuente con cui gli si intima il pagamento.

L’accertamento fiscale identifica infatti la principale attività condotta dall’Agenzia delle Entrate ed eseguita per emettere un provvedimento che consente di recuperare il gettito dovuto e non versato dal contribuente. L’amministrazione finanziaria, attraverso un accertamento fiscale richiede il pagamento di maggiori tributi rispetto a quelli già versati o non versati del tutto dal contribuente per questo si parla di provvedimento impositivo o di recupero a tassazione e può comportare anche gravi conseguenze in termini di sanzioni.

Quali caratteristiche deve avere un accertamento fiscale per essere legittimo e valido?

Un accertamento fiscale deve presentare specifiche caratteristiche per essere legittimo e valido:

Motivazione

Un accertamento fiscale deve essere motivato – come ogni provvedimento emanato dalla Pubblica Amministrazione – per consentire un eventuale controllo successivo della regolarità e garantire ai contribuenti massima trasparenza in riferimento all’operato dell’Agenzia delle Entrate. In particolare, il provvedimento deve spiegare in modo chiaro e comprensibile le ragioni alla base della richiesta di maggiori pagamenti, deve contenere i fatti costitutivi della pretesa impositiva, le norme di diritto che sono state violate e i documenti citati nella motivazione.

Se la motivazione dell’accertamento fiscale è incompleta, l’accertamento stesso può essere considerato illegittimo e può essere contestato.

Tempestività

Con il termine tempestività si vuole indicare il fatto che un atto per essere valido deve essere emanato entro termini ben precisi. In particolare, l’Agenzia delle Entrate ha la facoltà di recuperare il gettito non versato nel limite massimo di 5 anni dalla data in cui è stata presentata la dichiarazione. Pertanto, laddove ad esempio siano trascorsi 8 anni dalla mancata presentazione della dichiarazione dei redditi, l’Agenzia delle Entrate non ha la possibilità di notificare l’atto.

Termini di decadenza della notifica

La notifica dellaccertamento fiscale è soggetta a specifici termini di decadenza. I termini di decadenza variano a seconda che il contribuente:

  • ha presentato le dichiarazioni fiscali (ai fini delle imposte dirette e dell’IVA): in tal caso l’avviso di accertamentodeve essere notificato, a pena di decadenza, entro il 31 dicembre del quinto anno successivo a quello in cui è stata presentata la dichiarazione.
  • non ha presentato le dichiarazioni fiscali (ai fini delle imposte dirette e dell’IVA): in tal caso l’avviso di accertamentodeve essere notificato, a pena di decadenza, entro il 31 dicembre del settimo anno successivo a quello in cui è stata presentata la dichiarazione.

Se sono decorsi i termini di prescrizione o decadenza l’accertamento fiscale può essere considerato illegittimo e quindi contestabile.

Forma

Ci sono specifici requisiti di forma che un accertamento fiscale deve rispettare a pena di nullità, tra i quali:

  • Intestazione: è la parte che indica l’ufficio dell’Agenzia delle Entrate che ha emesso l’atto e il contribuente a cui è notificato
  • Motivazione dell’avviso di accertamento: parte fondamentale per la validità dell’accertamento fiscale
  • Calcoli: vengono riportati i calcoli attraverso i quali si determina la maggiore imposta dovuta dal contribuente con le relative sanzioni e interessi
  • Firma del funzionario responsabile o incaricato
  • Mezzo per la notifica: l’atto deve essere notificato al contribuente con raccomandata a.r., con consegna a mani o tramite PEC.

 

Se l’accertamento fiscale non prevede tutti questi contenuti può essere considerato illegittimo e quindi può essere contestato.

Accertamento fiscale: Pagare o Contestare?

Non c’è una risposta che possa andare bene in tutte le situazioni. Ogni caso va valutato attentamente e tempestivamente per poter decidere. Ciò che diventa fondamentale è essere seguiti da un esperto specializzato in questa complessa materia.

Il Dipartimento Fiscale di Noverim, forte della sua pluriennale esperienza, ha stilato una check list che può aiutare professionisti e imprenditori, che hanno ricevuto un accertamento da parte dell’Amministrazione finanziaria, ad individuare gli elementi chiave che devono essere considerati al fine di valutare le varie possibilità a disposizione del contribuente in caso di notifica di un atto impositivo.

  • Termini di decadenza:  Hai verificato che l’Ufficio ha rispettato i termini per l’esercizio del potere di accertemento?
  • Verifica legittimità della notifica: Hai verificato che la notifica dell’atto impositivo ha rispettato tutti gli adempimenti formali richiesti dalla normativa?
  • Verifica dell’instaurazione di un corretto contraddittorio: Ti è stata data la possibilità di un contraddittorio “preventivo”? Ossia il diritto del contribuente ad esporre le proprie ragioni?
  •  Valutazione della pobbilità di aderire al contenuti dell’atto (acquiescenza): Hai considerato la possibilità di pagare (acquiescenza) ottenendo una riduzione ad 1/3 delle sanzioni amministrative?
  • Valutazione della possibilità di presentazione un’istanza di autotutela: Hai valutato la possibilità di richiedere all’Ufficio accertatore di rivedere il contenuto dell’atto impositivo per evidenziare eventuali vizi posti a base della richiesta, al fine di ottenere un annullamento totale o parziale della maggiore imposta richiesta?
  • Valutare la possibilità di presentare un’istanza di accertamento con adesione: Hai valutato la possibilità di raggiungere una soluzione condivisa? Attraverso la partecipazione del contribuente al procedimento amministrativo mediante contraddittorio?
  • Valutazione presentazione di un Ricorso: Hai valutato la possibilità di presentare un ricorso per impugnare l’atto impositivo in presenza di valide ragioni, innanzi alla competente Commissione tributaria, al fine di ottenere l’annullamento dell’atto impugnato da parte di un giudice tributario?
  • Valutazione possibilità di raggiungere un accordo anche nelle more del giudizio mediante una Conciliazione giudiziale: In pendenza di giudizio hai valutato la possibilità di una conciliazione giudiziale? ossia, la volontà di estinguere in tutto o in parte una lite già instaurata attraverso un accordo diretto a rideterminare gli imponibili?

(riproduzione riservata)

Certificazione della parità di genere

Ottieni sgravi contributivi e premialità in sede di bandi pubblici.

Rimani aggiornato

Iscriviti alla newsletter, riceverai solo contenuti aggiornati ed esclusivi

Chiedilo a Noverim

Per maggiori informazioni